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Val Lecca

Faggio

La frazione di FAGGIO spunta sulle pendici del monte di Pione, lungo il rio Porcellana.
Nel 1566 vi esisteva un oratorio, ma recenti scavi hanno portato alla luce sul Groppo di Melagrana i resti di un'antica fortificazione. Sono infatti presenti il perimetro murario in sasso e una cisterna rettangolare della metà del XIII secolo.
La chiesa di Faggio è dedicata a Sant'Ilario. La costruzione sembra mantenere strutture almeno della seconda metà del Settecento, come ad esempio la facciata. Il campanile è del 1890. All'interno della chiesa si trovano dipinti della fine del Seicento (Padre Eterno che appare ai 55. Rocco e Ilario) e della metà del Settecento.
Particolari i sedili del coro, opera dei locali Andrea, Pompeo e Bartolomeo Gandolfi in curioso stile eclettico neorinascimentale.
Da Faggio è facilmente raggiungibile il Lago dei Previ.


CASE INI
A Case Ini i terreni in linea di confine col piacentino venivano chiamati "I Romei" e "Gli Inni", perché si dice che da quel limite i pellegrini diretti a Roma, che scendevano verso il Ceno, cominciassero a cantare i primi inni sacri.

Da Case Ini è anche raggiungibile, con una passeggiata di circa 20 minuti, il Groppo di Melagrana (1060 mt) dove si trova la “Madonna del cammino”.


PUNTI DI INTERESSE A CASE INI

  • "La Madonna del Cammino" è un piccolo punto aperto di devozione mariana, posto sul Groppo di Melagrana, raggiungibile con una camminata nel bosco.
  • Sullo stesso Groppo, esistono nascosti dalla terra, i resti murari di un vecchissimo castello primordiale.

Pione

Questa frazione del comune di Bardi, è posta sulla sinistra del torrente Porcellana che nasce dai monti Pigarelli e scorre lungo le pendici del monte Pione (m. 1108). Si trova a 650 metri di altitudine e dista da Bardi circa 14 Km. A pochi chilometri dal paese si trova il Passo Pianazze, che divide la provincia di Parma da quella di Piacenza.

Pione fu sede comunale dal 1828 al 1835 quando apparteneva al Comune di Boccolo; poi passò nel 1923 sotto quello di Bardi. Sorgeva anticamente in questo territorio un Ospedale, menzionato nel 1471 in una lapide dell'Ospedale Maggiore di Piacenza. La chiesa di Pione era in antico plebana e controllava le cappelle di Cornolo, Costageminiana, Santa Giustina e Scopolo.

Pione comprendeva, fino agli anni '20, Cassimoreno e Boccolo de' Tassi.
L'edificio comunale, durante La Seconda Guerra Mondiale, fu una delle sedi del comando della 12' Brigata Garibaldi, gruppo di resistenza armata che operava nelle montagne di Bardi.
La chiesa di Santa Maria Assunta nel 1566 era un'antica pieve ed aveva come suffraganee le chiese di Cornolo e S.Giustina, oltre alla cappella di Faggio, oggi parrocchiali.
La chiesa attuale venne costruita nel 1809.
All'interno, nel presbiterio a sinistra, sono degne di nota alcune tele di scuola piacentina e la notevole "Addolorata col Cristo morto" di Roberto De Longe.Di pregio è anche il coro in noce.


PUNTI DI INTERESSE:

  • La Pieve medievale anticamente dominante la Val Lecca, da cui deriva l'attuale chiesa di Santa Maria Assunta. 
  • Il Santuario della Beata Vergine di Loreto e la Cappelletta dove sgorga una fonte d'acqua benefica. 
  • L’ antico Palazzo Comunale risalente ai primi dell'800.
  • Le antiche stallette annesse al vecchio comune.
  • I resti di uno storico mulino posto sul torrente Porcellana.
  • Poco lontano, in località "Costella", si trova una quercia monumentale di 250 anni, protetta dalla Regione.
  • Scendendo da Pione verso Ponte Lecca, nel torrente Lecca si possono trovare delle graziose calette dove prendere il sole e bagnarsi.

Santa Giustina

Santa Giustina appare sul costone meridionale del Monte Ragola (m. 1711), alla sinistra del Lecca, torrente che nasce tra i monti Cappello, Nero e Zovallo.
Sorge 809 metri di altitudine e dista circa 19 Km da Bardi.

Questo territorio ebbe un castello, nel 1452 i principi Landi delle Valli e del Ceno e del Taro ne furono i proprietari. Oggi non restano che le rovine. La Chiesa di S. Giustina conserva nella sagrestia un coro ligneo in noce e il credenzone, provenienti dalla Chiesa di San Francesco a Bardi, ascrivibili fra le opere di Romolo Campanini (seconda metà del '70

Santa Giustina è il centro della Val Lecca da dove secondo tradizione sono transitate le reliquie della Santa in viaggio da Roma alla cattedrale di Piacenza, avvenimento ricordato ogni anno il 17 agosto. La Costa dell'Alpe e la Costa di Stramonti dividono il territorio di Santa Giustina da quello di Faggio e di Pione.
Il paese fu meta di immigrazione interna da parte dei carbonai veneti e bergamaschi e arrivò a contare più di mille abitanti.
La chiesa del borgo risale alla fine del Settecento ed è un elegante edificio ad aula, con quattro cappelle, abside tonda e bella facciata esterna. All'interno sono presenti statue del XVII e XVIII secolo, dipinti (in maggioranza dell'Ottocento), insieme al coro e al credenzone in sagrestia, provenienti dal monastero di San Francesco di Bardi, soppresso da Napoleone. All'esterno della chiesa si trova l'antico cimitero, che conserva un edificio in pietrame a vista dalle eleganti linee tardorinascimentali.


PUNTI DI INTERESSE

  • Il camposanto del tardo '700 e la chiesa annessa che contiene reperti della ex Chiesa di San Francesco di Bardi.
  • La fontana degli anni 30, ristrutturata e dipinta di rosso.
  • Spostandosi verso la vicina Roncole, oltre all'oratorio dell'800, si trova un punto di interesse naturalistico notevolissimo quale "Le Cascate delle Aquile" (Cascata del Lecca), opportunamente segnalato.
  • Seguendo le indicazioni per località Granere, si incontra il bivio direzione Frassineto e Vosina.
  • La prima frazione che si raggiunge è Frassineto, piccola località ancora abitata, dalle case decorate con murales e giardini con elementi raffiguranti caprioli e cavalli.
  • Proseguendo a piedi per "Vosina" (che secondo la traduzione dialettale, significa "vocina"), si arriva a questo villaggio antico e abbandonato. Qui sembra ci siano segnali di manifestazioni di eventi paranormali. 

Cascate del Lecca

Per raggiungere le cascate del Lecca da Santa Giustina proseguire per Granere quindi svoltare a sinistra per Roncole e scendere nel Lecca; senza dimenticare di osservare l'antico ponte in pietra a schiena d'asino.

Lì bisogna lasciare l'auto e proseguire a piedi lungo il greto del torrente verso le sorgenti del Lecca.
A un certo punto si incontrano le cascate, in una cornice naturale dove il gorgoglio dell'acqua risuona nel silenzio, tra le fronde lussureggianti di una vegetazione trafitta dai raggi del sole.

Attualmente è in preparazione anche un itinerario che permette di raggiungere la cascata principale senza dover entrare nel torrente.

Monti Camulara e Ragola

Sono i primi monti del "crinale alto", quello che separa la Val Ceno da Ferriere e, in seguito, dalla Liguria. Rappresentano, inoltre, il punto più alto dell'intero territorio comunale. 

Arrivati a Santa Giustina si prende il bivio per Granere. Una volta arrivati in questa piccola frazione bisogna imboccare una strada sterrata, dietro all'agriturismo Milietto, lunga circa cinque chilometri che conduce a Prato Grande, nella sella tra il monte Ragola e il Camulara.

In pochi minuti ci si trova sul Camulara, il sentiero è ben marcato ed è quindi impossibile sbagliarsi. La montagna è di forma "allungata", si cammina quindi sempre in quota e non si presentano forti pendenze. Il panorama è suggestivo e i prati si susseguono ai boschi. In zona è presente una flora con relitti botanici postglaciali, tra cui il pino mugo.

Ospitalità in valle

Ricettività nei pressi delle frazioni sopra elencate:

  • RISTORANTE OSTERIA B&B PONTE LECCA, Loc. Ponte Ceno di Sotto, 62 (Km. 13) - tel. 0525 757200 - cell. 335 8029051 - E-mail: osteriapontelec2014@libero.it
  • RISTORANTE ALBERGO SOLE, Loc. Pione, 6 (km. 15) - tel. 0525 757100 - E-mail: bottinivalerie@legalmail.it
  • TRATTORIA LA FRASCA, Fraz. Santa Giustina (Km. 16) - tel. 0525 757180